Udine – Carnia – Pontebba – Tarvisio
Non c’è molta chiarezza su chi volle per primo la ferrovia che poi si disse “Pontebbana”, la Udine-Pontebba-Tarvisio, inaugurata nel 1879. In genere si pensa che la linea fosse voluta dalle genti friulane, sostenute peraltro da chi dirigeva l’emporio triestino, per collegare il Friuli alla Carinzia e quindi al Centro Europa, incontrando le aspirazioni anche di chi, di lingua tedesca, cercava un collegamento più efficace e stabile con la pianura veneto friulana. Queste affermazioni sono indubbiamente vere, ma solo in parte. Di fatto, il primo documento che attesta la volontà di costruire una strada ferrata lungo la Valcanale e il Canal del Ferro, non è espressione di una volontà friulana, ma degli ambienti camerali carinziani, ed è datato 1850, ben ventinove anni prima l’inaugurazione della linea. Conservato oggi all’Archivio di Stato di Udine, chiede l’appoggio della città di Udine dimostrando la forte esigenza della Carinzia di trovare uno sbocco verso i promettenti mercati del Lombardo-Veneto approfittando del probabile passaggio per Udine della ferrovia “Veneto-Illirica” Venezia-Trieste. Trascurata dal passaggio per la Stiria, Lubiana e il Carso dalla ferrovia “Meridionale” Vienna-Trieste, la Carinzia era rimasta pressoché priva di collegamenti ferroviari e desiderava uscire da questo isolamento in cui Vienna l’aveva finora lasciata. Per questo cercò per prima un collegamento con Udine, o comunque con la linea che di lì a qualche anno avrebbe attraversato la pianura friulana. Nel 1850 Udine aspirava a ben altro: puntava tutta la sua credibilità sul passaggio della Venezia-Trieste lungo il suo territorio. Il collegamento attraverso la futura “Pontebbana” alla Carinzia non era prioritario, dato che Vienna e l’Austria si sarebbero potute raggiungere comunque attraverso la costruenda “Meridionale” facendo capo allo scalo di Nabresina.