Udine – San Daniele
Inaugurata nel 1889 su progetto dell’ingegner Adolf Gründorf e amministrata nei primi anni dal banchiere tedesco Karl Neufeldt, fu la prima (e unica) tranvia a vapore in territorio friulano, anche se già dal 1924, con la gestione dell’ingegner Giacomo Cantoni, poté annoverare tra i suoi mezzi la circolazione di innovative motrici elettriche ad accumulatori.
Benché la denominazione ufficiale fosse quella di “tranvia”, in effetti la Udine – San Daniele, per le numerose stazioni e gli impianti di deposito costruiti, per la lunghezza dei convogli, per il tracciato spesso indipendente dalla strada, poteva assomigliare spesso ad una piccola ferrovia, dato anche l’aspetto – inconsueto per una tranvia – di una sua locomotiva, la n. 60.
Vittima del successo del trasporto su gomma, già nel 1953 i lenti e fumosi trenini vennero sostituiti da fiammanti autocorriere e così anche questo pezzo di storia venne sacrificato in favore di quello stesso “progresso” che neanche un secolo prima ce l’aveva regalato.
La “vacje”, così amabilmente veniva chiamata la tranvia, finì i suoi giorni nel 1955: tutto il materiale rotabile venne demolito e nulla venne preservato, quasi ci si vergognasse di conservare le immagini di un passato povero e frugale che si voleva cancellare di colpo.
Romano Vecchiet
La “vacje” di San Denêl
Il “Tram blanc” a Tricesimo
Udine – Tricesimo – Tarcento
Delle due tranvie extraurbane che collegavano Udine al suo territorio (San Daniele e Tarcento), quella di Tarcento aveva più spiccate caratteristiche di linea tranviaria, sia per l’aspetto esteriore molto simile al vecchio tram del capoluogo friulano, sia per la trazione elettrica che lo differenziava dal “cugino” sandanielese. E forse proprio questa caratteristica tecnica innovativa ed ecologica, ideata dal grande Arturo Malignani, ha fatto sopravvivere qualche anno in più il tram bianco – come era confidenzialmente chiamato – che in 50 minuti da Piazzale Osoppo percorreva l’intero percorso per Tricesimo e Tarcento.
Inaugurata nel 1915 limitatamente alla tratta Udine-Tricesimo e gestita dalla Società Tranvie del Friuli, solo nel 1927 verrà prolungata fino a raggiungere Tarcento, per un percorso totale di 19 km, tra campi coltivati, gelsi, piccole vigne e le prime colline moreniche del tarcentino.
La stazione di Tricesimo, lungo la statale Pontebbana, unica presenza sopravvissuta alla chiusura della linea, avvenuta nel 1959 per l’ultima tratta attiva, la Branco-Udine, testimonierà con la sua pensilina per molti anni ancora il ricordo incancellabile del tram bianco. Ma da ormai più di una ventina d’anni, anche questa stazione è scomparsa, mentre si riparla con insistenza di una linea metropolitana leggera che colleghi Tricesimo a Udine, per decongestionare un traffico stradale sempre più intenso e caotico.